[ 1 luglio 2009 ] Viareggio . Dai primi accertamenti sembra che a provocare il disastro sia stato il cedimento del carrello e con il conse...

Il risultato ha provocato 13 morti, tra i quali sembra vi sia un bambino che è stato trovato carbonizzato, e una trentina di feriti ma i dati sono tuttora provvisori. Il presidente del Consiglio immediatamente informato ha dichiarato che si recherà in giornata sul luogo dell’incidente per rendersi conto di persona della dinamica del disastro.
In pari tempo esplode la polemica. Alcune testate on-line già escono rilevando ironicamente le dichiarazioni che tempo fa sono state rilasciate dall’amministratore delegato delle Ferrovie che asseriva che Italia vi sono i treni più sicuri d’Europa e lo stesso Berlusconi si faceva ritrarre con il berretto da capo stazione per l’inaugurazione dell’alta velocità. Da qui la riflessione su un dato di fatto che non può essere sottaciuto: ci troviamo al cospetto di un parco ferroviario obsoleto ma i pochi soldi che spendiamo sono diretti in massima parte alle “reti d’eccellenza” per alcune tratte mentre il 95% delle altre viene sacrificata. Resta, quindi, sia sul versante del trasporto pendolari sia quello merci una spaventosa sottovalutazione dei problemi riguardanti qualità, sicurezza e obsolescenza dei materiali. Quest’ultimo incidente è veramente drammatico. Sarebbe ancora più drammatico però scoprire che le cause dipendano da cattiva manutenzione, da risparmi impropri e da cattiva gestione. A quel punto si tratterebbe di verificare tempestivamente le responsabilità penali e civili.
Federconsumatori ed Adusbef stanno valutando le azioni legali da mettere in atto e si costituiranno parti civili in questa drammatica situazione. Il problema di fondo rimane quello di una radicale inversione di tendenza nel trasporto ferroviario e nel trasporto in generale. Si tratta di investire massicciamente e in modo programmatico sul trasporto dei pendolari e delle merci rinnovando i materiali rotabili, migliorando la sicurezza, l’affidabilità, l’igiene e la puntualità dei nostri trasporti. Si farebbe così un favore a tutti gli italiani meno abbienti, costretti ad utilizzare il treno per andare a lavoro e ci sarebbe un vantaggio per l’economia italiana.
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