Google ha deciso di entrare nel mercato obbligazionario investendo 3 miliardi di dollari. Questa è sicuramente una mossa intelligente da par...
Google ha deciso di entrare nel mercato obbligazionario investendo 3 miliardi di dollari. Questa è sicuramente una mossa intelligente da parte di Google. Una grande mossa, dato il periodo d’interessi piuttosto bassi sui corporate bond in cui ci troviamo.
Diamo un'occhiata a rendimento degli utili di Google: in base alla stima dei guadagni di quest'anno, il rendimento degli utili di Google è del 6,42%. Sulla base del prossimo anno, sarà del 7,48%. Andando anche dai guadagni dello scorso anno, è ancora al 5,60%. In altre parole, la resa di Google sul suo patrimonio netto è di gran lunga superiore al suo rendimento sul suo debito.
L'obbligazione, per 3 mld di dollari, e' stata lanciata per avvantaggiarsi del livello basso dei tassi di interesse e incrementare la sua scorta finanziaria.
Google ha 35 miliardi di dollari fra cassa e asset liquidi e, secondo gli analisti, la nuova liquidita' sara' probabilmente utilizzata per finanziare la politica di espansione del nuovo ceo Larry Page.
I titoli avranno scadenze di tre, cinque e dieci anni, e saranno venduti da tre note banche statunitensi, Citigroup, JPMorgan Chase e Goldman Sachs, ognuna delle quali collocherà obbligazioni per 1 miliardo di dollari.
Diamo un'occhiata a rendimento degli utili di Google: in base alla stima dei guadagni di quest'anno, il rendimento degli utili di Google è del 6,42%. Sulla base del prossimo anno, sarà del 7,48%. Andando anche dai guadagni dello scorso anno, è ancora al 5,60%. In altre parole, la resa di Google sul suo patrimonio netto è di gran lunga superiore al suo rendimento sul suo debito.
L'obbligazione, per 3 mld di dollari, e' stata lanciata per avvantaggiarsi del livello basso dei tassi di interesse e incrementare la sua scorta finanziaria.
Google ha 35 miliardi di dollari fra cassa e asset liquidi e, secondo gli analisti, la nuova liquidita' sara' probabilmente utilizzata per finanziare la politica di espansione del nuovo ceo Larry Page.
I titoli avranno scadenze di tre, cinque e dieci anni, e saranno venduti da tre note banche statunitensi, Citigroup, JPMorgan Chase e Goldman Sachs, ognuna delle quali collocherà obbligazioni per 1 miliardo di dollari.