Nel comune di Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena, adesso staranno sicuramente più attenti a utilizzare Facebook durante l’orario di lav...
Nel comune di Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena, adesso staranno sicuramente più attenti a utilizzare Facebook durante l’orario di lavoro. Cinque impiegati sono di fatto indagati per essersi collegati al social network dai computer degli uffici.
L’accusa per loro è di peculato e abuso d’ufficio. Secondo indiscrezioni pare che qualcuno si collegasse anche su siti porno, ma su questo si attendono conferme dalle indagini.
Gli inquirenti procederanno adesso a far esaminare da tecnici specializzati quanto memorizzato sulle memorie dei PC al fine di verificare se i cinque dipendenti hanno effettivamente utilizzato i loro computer per postare commenti, caricare foto, chattare e quant’altro è possibile fare su Facebook.
Da venerdì, giorno del blitz in Municipio, gli agenti e i tecnici informatici della Squadra Mobile di Forlì sono al lavoro sul materiale scaricato dai pc dei quali sono state copiate le memorie. Tra questi anche il portatile del sindaco, Nevio Zaccarelli.
Si preannuncia adesso un’aspra battaglia legale tra l’ipotesi di accusa di peculato e abuso d’ufficio e la difesa incentrata sulla tutela della privacy del lavoratore e affinità tra mansioni professionali e collegamenti alla Rete.
L’accusa per loro è di peculato e abuso d’ufficio. Secondo indiscrezioni pare che qualcuno si collegasse anche su siti porno, ma su questo si attendono conferme dalle indagini.
Gli inquirenti procederanno adesso a far esaminare da tecnici specializzati quanto memorizzato sulle memorie dei PC al fine di verificare se i cinque dipendenti hanno effettivamente utilizzato i loro computer per postare commenti, caricare foto, chattare e quant’altro è possibile fare su Facebook.
Da venerdì, giorno del blitz in Municipio, gli agenti e i tecnici informatici della Squadra Mobile di Forlì sono al lavoro sul materiale scaricato dai pc dei quali sono state copiate le memorie. Tra questi anche il portatile del sindaco, Nevio Zaccarelli.
Si preannuncia adesso un’aspra battaglia legale tra l’ipotesi di accusa di peculato e abuso d’ufficio e la difesa incentrata sulla tutela della privacy del lavoratore e affinità tra mansioni professionali e collegamenti alla Rete.