A quasi cinque giorni dal decesso continuano a susseguirsi sui più famosi tabloid britannici le indiscrezioni riguardanti la morte della gio...

Una vita tormentata la sua, come quella di numerose altre star del panorama mondiale della musica: solo poche settimane fa Amy era salita sul palco di Belgrado in uno stato di palese ubriachezza, decisamente non un buon segno sul suo stato di serenità e salute.
Ad ogni modo il suo medico curante aveva affermato che durante un regolare controllo effettuato lo scorso venerdì, addirittura nemmeno 24 ore prima della morte, la cantante inglese "era in un ottima forma fisica".
Il ritrovamento del corpo è avvenuto qualche ora dopo il decesso, a trovare la cantante è stata la sua guardia del corpo, allontanatasi solo per permettere ad Amy di riposarsi, il bodyguard è rimasto letteralmente e comprensibilmente shockato dall'accaduto.
Le prime ipotesi sulle cause della morte sono state avanzate pubblicamente da diverse testate giornalistiche: secondo il Sunday Times si tratterebbe di suicidio, mentre per il Sunday Mirror la colpa sarebbe da imputare ad un cocktail di droghe e farmaci. Il Sun invece riporta dichiarazioni di amici della Winehouse che nell'ultimo periodo avevano notato un'assunzione eccessiva di vodka, definita addirittura totalmente fuori controllo. I tre svenimenti della Winehouse nella sua ultima settimana di vita non sono sicuramente stati un buon presagio.
L'autopsia non ha chiarito i dubbi che si celano dietro a questa morte, e per avere risposte certe sarà probabilmente necessario attendere l'esito dell'esame tossicologico.
Nel frattempo impazza il business post-mortem, tant'è vero che i due album della cantante britannica a poche ore dall'annuncio del decesso sono schizzati ai primi posti delle classifiche di vendita su Amazon e iTunes.
Da segnalare la pessima figura fatta da Microsoft, che avrebbe pubblicato un messaggio sulla dashboard della sua XBox360 consigliando ai propri utenti di "ricordare Amy Winehouse scaricando l'eccezionale Back to Black da Zune".
Che dire? Sicuramente la prima ragazza nella storia della musica britannica riuscita a vincere ben 5 grammy awards merita di essere ricordata per la sua voce così particolare e non per i soldi che stanno facendo e che faranno i suoi dischi anche e soprattutto dopo la sua morte.